Solleciti mensa: qualche precisazione per un atto dovuto

imagesSentiamo il dovere di integrare le informazioni fornite ai cittadini dal principale Gruppo di opposizione che, attraverso il proprio blog, ha lanciato accuse e grida di vergogna verso la gestione dei solleciti per i pagamenti del servizio di refezione scolastica da parte dei nostri uffici.

Pubblichiamo quindi la lettera completa cui si fa riferimento, per completezza dell’informazione. Una completezza che il Comitato Indipendente per Sant’Olcese non ha voluto neanche questa volta sposare.

Scarica il documento completo.

E poi un po’ di storia, dall’Assessore competente Egle Belli, che fa chiarezza su come si è arrivati ai solleciti per cui la nostra Amministrazione si dovrebbe vergognare.

“Già ad ottobre – esordisce l’Assessore – la ditta Marangoni, concessionaria del servizio, aveva mandato solleciti al Comune e direttamente ai genitori che non erano in regola con i pagamenti. Da qui nacque un’azione di mediazione da parte dell’Amministrazione tra i diritti legittimi dell’azienda e le esigenze delle famiglie, proprio per evitare da subito anche il solo pensiero da parte di chiunque di arrivare a situazioni estreme. La mia posizione, che ho sempre ribadito in tutte le occasioni sia pubbliche che private, è quella che il Comune non avrebbe mai preso la decisione di non dare da mangiare ai bambini perché i genitori non pagano”.

Questa, sia chiaro, è la posizione di tutta la nostra maggioranza di centro sinistra. Gli accostamenti a qualsiasi altra maggioranza politica, di qualsiasi colore, che si fosse resa protagonista in Italia di decisioni di segno diverso sulla gestione degli insoluti nelle mense comunali, sono infondati e pretestuosi.

“Ho sempre detto però – continua Egle – che chi ha dei problemi può venire nei nostri uffici dei Servizi sociali dove, nel rispetto dell’anonimato, il Comune si farà carico di aiutare le famiglie in difficoltà”. Tutte cose citate nella lettera incriminata, come del resto la preghiera di considerare nulla la comunicazione in caso di avvenuto pagamento delle quote.

“Tuttavia – precisa l’Assessore – dopo molti colloqui con la Direzione scolastica e l’azienda concessionaria, il Comune ha dovuto necessariamente muoversi con i solleciti perché tra gli insolventi non ci sono solo problemi di difficoltà che, come detto, il Comune è pronto a gestire, ma anche situazioni di chi, sicuramente in modo inconsapevole, non paga e non solo con un ritardo di 20 giorni come si dice erroneamente su lapelledellorso, ma con un ritardo di mesi, con quasi 9000 euro di insoluti totali”.

Tutto documentato, ovviamente. Insieme con il fatto che il Comune si fa già carico delle famiglie con reddito più basso (certificato attraverso l’indicatore ISEE) pagando alla Ditta Marangoni circa 20.000 euro all’anno di integrazioni alla tariffa massima. Con un ulteriore aiuto, come detto, da parte dei Servizi sociali per le famiglie che possono avere situazioni momentanee di impossibilità di pagamento.

E veniamo alla frase del sollecito in cui si fa riferimento ai minori: “La frase della lettera – conclude Egle – è stata astratta da un contesto assolutamente non intimidatorio, anzi. Nella stessa frase si dice infatti “penalizzare il minore, COSA CHE IL COMUNE VORREBBE ASSOLUTAMENTE EVITARE.”

Vorrebbe evitare. Ed eviterà, prima di tutto perché la nostra Amministrazione mai prenderà una decisione del genere, al di la dei giudizi preventivi di cui è stata oggetto in questi giorni. E poi perché il dialogo con i genitori in difficoltà è assolutamente aperto, come quello con l’azienda con cui si farà il punto della situazione a febbraio. Ed anche quello con i cittadini che, a causa di malfunzionamenti o dimenticanze, non sono in regola con il servizio mensa. E allora appuntamento a febbraio per verificare se, a seguito dei solleciti, degli aiuti dei Servizi sociali e del ripristino dell’efficienza dei sistemi di pagamento, la situazione degli insoluti sarà meno critica di quella attuale.

Ecco infine, sempre per completezza dell’informazione, l’articolo de “Il Secolo XIX” dove si leggono anche le dichiarazioni del nostro Sindaco su questa vicenda.

3 commenti

  1. Ci arriva questa comunicazione da parte dell’Assessore Belli.

    Vi aggiorno sulla riunione di ieri pomeriggio (genitori dei bambini che frequenteranno la prima elementare l’anno prossimo). 35 le persone presenti. Dopo la mia illustrazione dei servizi che offre il Comune all’interno della quale ho fatto anche riferimento al noto problema degli insoluti della mensa, alcune mamme (evidentemente che hanno altri figli nelle nostre scuole) hanno specificato bene dal loro punto di vista la storia dei vari messaggi e lettere spediti sia dalla ditta Marangoni che dai nostri uffici. Questo mi ha permesso di spiegare ancora meglio la posizione del Comune. Non ci sono state polemiche. Solo osservazioni pacate e tecniche.

    Egle Belli

  2. Lei, Assessore Belli, dovrebbe chiedere scusa ai cittadini. Quali sono le “azioni drastiche che andrebbero a penalizzare soprattutto il minore” di cui parla nella lettera?

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